Friday, July 06, 2007

più magri... più belli?

In Italia e in altri Paesi Occidentali sono molto diffusi l’anoressia ed altri disturbi alimentari come la bulimia. Il tema è tornato ad essere attuale negli ultimi mesi dopo la morte di diverse indossatrici. Ma come è possibile che le ragazzine vogliano dimagrire così tanto? A chi dovremmo dare la colpa? Alla moda, alla società?
La maggior parte delle persone che hanno una disfunzione alimentare sono delle donne, ma anche gli uomini che hanno questi problemi. Nella nostra società è importante essere giovani, dinamici e coronati dal successo. La pubblicità mostra che sei amato ed importante se sei giovane ed esile.
Questo scollamento tra realtà e corpo ideale è uno dei motivi che ha determinato la situazione di oggi. Tante persone giovani vogliono raggiungere questa meta: le ragazze, per raggiungere questa meta problematica, cominciano da un regime dietetico. Questo è il primo passo verso una direzione sbagliata. Si dovrebbe mostrare ai giovani che cosa succede se non si mangia.
Non si diventa bellissimi come si crede e ci si ammala. Io non credo che la pubblicità o la società cambieranno. So che non è sempre facile affrontare questa pressione sociale.
Credo che sia molto importante che ci si occupi dei giovani. Si dovrebbe mostrare che la vita non è come è nella pubblicità e che ci sono tante altre cose importanti nella nostra vita come l’amicizia, la salute e l’amore. Anna

come si può combattere la povertà?

Come si combatte la povertà? È difficile rispondere a questa domanda. Il mio collega di classe Moritz ha detto che se il tema dello sviluppo del terzo mondo diventasse un argomento di maggiore importanza, la gente di questi Paesi avrebbe una vita migliore. Ma come?
Come si aiutano tutti gli uomini che hanno bisogno di aiuto? E chi decide chi ha veramente bisogno di aiuto? L’Africa, per esempio, è un Continente in cui la maggior parte della gente vive in povertà. Ci sono tanti motivi che hanno determinato la situazione di oggi/odierna.
Alcuni Paesi sono indipendenti solo da pochi anni. Prima di ottenere l’indipendenza sono stati delle colonie. Quando hanno ottenuto l’autonomia, spesso non hanno saputo come si conduce uno Stato funzionario. Per questo motivo è iniziato un periodo di corruzione che è stato uno dei motivi che hanno causato lo sviluppo della povertà.
Ci sono tanti altri problemi, come ad esempio le malattie: l’aids, la malaria e tante altre sono una realtà di tutti i giorni. I farmaci per curare queste malattie sono molto cari. La maggior parte delle persone che ha bisogno di questi farmaci non se li può permettere.
Il problema più grande è la guerra, che purtroppo esiste ancora. Le tante guerre civili, nate dall’avidità degli uomini hanno distrutto questo Continente. Gli Stati occidentali, quelli del ‘primo mondo’, hanno inoltre sfruttato questo Continente per prendere le materie prime. A loro dovremmo fare la domanda: “come si combatte la povertà?” Anna

Tuesday, April 10, 2007

we feed the world...

Ognuno di noi deve mangiare per vivere, ma non tutto quello che mangiamo ci fa bene ed al nostro ambiente [besser: fa bene a noi ed al nostro ambiente]. Molta gente per esempio, mangia veramente troppo e non quello che è necessario per avere [oder: condurre] una vita sana. Per molti, inoltre, è importante non avere bisogno di molto tempo per mangiare. Durante un giorno stressante nessuno pensa alla salute e credo che gli uomini non attribuiscano [alcuna/nessuna] importanza alla nutrizione. Per molti non è interessante se quello che mangiano fa bene alla loro salute o [se] fa male all’ambiente. Ci sono stati molti tentativi per suscitare l’interesse sulla nutrizione [oder: su un’alimentazione corretta e sana], ma non hanno auto successo perché le persone non vogliono ascoltare e non credono che quello che viene detto sia vero. In Austria è l’abitudine che è colpevole di questo problema [besser: …è l’abitudine ad essere la causa di questo problema]. Spesso, infatti, i genitori abituano i loro figli ad una alimentazione malsana ed i bambini mangiano in modo sbagliato per il resto della loro vita. Ci sono poi persone adulte che mangiano troppo velocemente o mangiano solo prodotti congelati o in scatola e non comprano mai frutta [fresca] e verdura [di stagione]. Queste persone, inoltre, hanno [besser:fanno] una vita sedentaria e non si muovono mai, non fanno mai sport, fumano un pacchetto di sigarette al giorno e la sera bevono alcolici. Nei paesi mediterranei la nutrizione non è malsana come in Austria perché per cucinare [si] usano grassi vegetali (come l’olio d’oliva) e non si usano i grassi animali (come lo strutto). L’alimentazione è anche molto varia; si mangiano molte insalate, pesce, carboidrati ecc.. Per questo motivo in questi paesi non c’è così tanta gente grassa come in Austria, in Germania o in altri paesi del nord.
Non ci sono anche molti infarti cardiaci e colpi apoplettici [ictus]. La cucina mediterranea è dunque la causa prima [besser: la prima causa] di questo fatto. Non credo che la gente che vive sul Mediterraneo attribuisca più importanza all’alimentazione che in Austria, ma la cucina tradizionale italiana è [semplicemente] sana!
Anche l’ambiente soffre [a causa] della nutrizione [besser: del modo di nutrirsi] dell’umanità. Molta gente non sa nemmeno come vengono prodotti gli alimenti [che consuma]. Quasi tutto quello che troviamo al supermercato è pieno di sostanze chimiche che fanno male alla salute e alla natura dei paesi DA cui provengono/ IN cui vengono prodotti. Non solo la frutta cresce [besser: matura] con sostanze chimiche, ma anche gli animali che noi mangiamo si nutrono con antibiotici [besser: vengono nutriti con antibiotici]. Infine, molte regioni della regione pluviale tropicale sono state disboscate per creare spazio per i bovini e gli animali [ciononostante] sono tenuti in condizioni crudeli. Se tutti questi danni e problemi non esistessero, nessuno dovrebbe cambiare la propria vita e le proprie abitudini [ma forse è veramente arrivato il momento di fare qualcosa per migliorare la vita nel mondo intero!]. Maximilian

Wednesday, December 27, 2006

una giornata a Vienna...

Ogni mattina mi sveglio fra le sette e le otto. Se la sera precedente ho letto molto, non mi alzo prima delle nove. Talvolta, infatti, non riesco a smettere di leggere e faccio le ore piccole! Naturalmente, in questo caso, non mi alzo prima delle dieci. Poi mi lavo in fretta, mi vesto e per colazione mi preparo un tè e mangio un panino. Di solito esco di casa verso le dieci, compro le sigarette e vado in un caffè. Lì prendo un buon caffè e comincio a leggere tutti giornali austriaci, talvolta sfoglio e leggo anche il "Corriere della sera" (e se ho molto tempo leggo anche i giornali tedeschi, che trovo migliori dei nostri). A mezzogiorno, poi, vado a scuola… dall'una alle cinque. Abbiamo: il tedesco, l'italiano, l'inglese, la matematica e la geografia. Dopo (la) scuola torno quasi sempre a casa. Faccio la doccia, mangio e poi ripeto le lezioni o faccio i compiti. Ogni tanto esco con gli amici, vado a teatro o al cinema. Il mio televisore l'ho dato a dei miei amici, almeno fino a quando non avrò finito la scuola, altrimenti non potrei resistere e la guarderei tutto il giorno... ascolto la radio [allgemein] / Radio OE1 [bestimmt] e, a volte, perdo anche un po' di tempo al computer. Mi dispiace che non ho abbastanza tempo per suonare il flauto dolce [besser: di non aver abbastanza tempo per...], ma non si può fare tutto! Le giornate sono troppo corte, così è la vita... Irene

Saturday, October 21, 2006

l'egoismo

L’uomo non è d solo a questo mondo. L’uomo, la flora e la fauna costituiscono un’unione. Se questa unione non è equilibrata è in gioco l’esistenza del mondo! Ogni giorno possiamo vedere nei titoli dei giornali e d’altri mass media che quest’equilibrio è stato rotto da molto tempo. L’uomo sfrutta gli individui più deboli e abusa della natura per [raggiungere] le proprie mete egoistiche.
Penso che sia vero quello che mia madre dice spesso: se non funziona nel piccolo non può anche [besser: neanche] funzionare nel grande. Il “piccolo” sono i dintorni della vita di ogni giorno. Purtroppo i miei dintorni mi hanno appena dato la conferma per quest’ipotesi [besser: che quest’ipotesi è giusta/corretta]. Una persona che prima mi era molto vicino, ha detto che le persone che nascono con un handicap mentale e con deformazioni fisiche non hanno il diritto di vivere. Poi ha detto che ai neonati con questi difetti si deve fare un’iniezione con del veleno per [sopprimerli] far finire la loro sofferenza. Secondo lei non ha senso vivere una vita così ed è anche orribile vedere delle persone deformate. Indignata, scioccata e triste ho interrotto la conversazione [e me ne sono andata]. La stessa persona non ha nemmeno compassione per gli stranieri che hanno dovuto fuggire [dalla loro patria]. Secondo lei tutti gli stranieri sono in Austria per rubare, per vendere le droghe e per sfruttare lo Stato e la società. Quando questa persona ha detto queste cose ho iniziato a litigare con lei. Ho provato a spiegarle che tante persone non possono scegliere e che devono fuggire [emigrare] a causa della fame e della situazione politica nel loro Paese. Ma lei ha solo risposto che queste persone dovrebbero tornare “a casa” a lottare per i loro diritti! Non so e anche non posso capire perché la gente spesso pensa così e perché ci sono persone così egoiste che vivono con i paraocchi, vedono tutto rosa e dividono le persone in categorie. Secondo me un motivo [per tutto ciò] è sicuramente la paura per le cose strane [e diverse]. Altre persone hanno paura di perdere il potere, il denaro e i propri possedimenti. Un esempio perfetto per questo [fenomeno] è Jörg Heider. Lui lotta ad ogni costo a spese degli stranieri per rimanere al potere e prova ad istigare la gente stupida e paurosa per raggiungere la sua meta. Purtroppo lui abusa dunque del capro espiatorio: lo straniero. È triste che tutto questo funzioni in un paese che già ha avuto una storia passata così nera! Penso che non solo l’educazione sia molto importante per combattere questi pensieri pericolosi, perché essere intelligenti non significa avere un’intelligenza sociale. L’uomo fa tante cose per far parte ad un gruppo; così si comporta egoisticamente per mostrare al gruppo che è forte e coraggioso. Per questo motivo ci sono ragazzi che guidano per esempio troppo velocemente e all’età di diciannove anni sono [oder: si ritrovano ad essere senza volerlo] degli assassini.
Ci sono poi persone che amano gli animali, hanno un gatto o un cane, ma portano pellicce di visone. Per me lo sfruttamento della natura è un enigma che non riesco a capire [besser: risolvere >risolvere un problema, un enigma].
Non ho una soluzione per questi problemi e spero di non diventare anch’io un’egoista come tanta altra gente. Katharina

Tuesday, October 17, 2006

al di là dell'egoismo...

Oggi non lascio parlare i miei allievi, oggi sento il dovere di dire io qualcosa, perché a volte il silenzio fa gloria solo ai prepotenti…
Ieri un mio collega è stato ingiustamente umiliato durante la lezione da un ragazzo mascherato che gli ha lanciato addosso un bel kebab farcito di tutto e di più. Ora, un kebab ovviamente non può ferire nessuno, quindi c’è chi dice che non si può parlare né di aggressione, né di violenza. Il motivo di tale atto? Una scommessa? Una piccola vendetta? Il fatto è che non si trattava nemmeno di un allievo, molto probabilmente era un amico di un allievo, preso da un forte “senso di giustizia”. Il professore ti sta antipatico? Tiramogli in faccia una torta, un kebab, un secchio d’acqua… un po’ come succede in televisione, ma mettiamoci una bella maschera, così la beffa riesce meglio… Non voglio parlare né dell’arroganza e nemmeno dell’ignoranza che si nasconde dietro a questo gesto. Voglio parlare dell’incapacità che c’è al mondo di affrontare le piccole divergenze e di quanto poca gente sia in grado di assumersi un minimo di responsabilità per le proprie azioni e per i propri pensieri. Si agisce senza badare alle conseguenze, per far vedere agli altri chi è il più forte, deridere ed umiliare i deboli. Non c’è da meravigliarsi, allora, che ogni giorno migliaia di bambini vengano massacrati per ideologie politiche o religiose e che nessuno senta il bisogno di cambiare qualcosa! nicoletta stea
p.s.attendo i vostri commenti, anche in tedesco

Wednesday, October 11, 2006

Friday, October 06, 2006

il mondo della tecnologia

Oggigiorno [heutzutage] viviamo in un periodo [in einer Zeit] in cui il tempo passa [oder: le cose cambiano] molto velocemente.
Quando io ero bambina i CD sono entrati in commercio [besser: sono entrati in commercio i CD / in commercio: im Handel] e hanno sostituito [sostituire: ersetzen] le cassette e i dischi. Se mi ricordo bene, poco prima di questa novità erano stati inventati [inventare: erfinden] i primi giochi tecnologici che si potevano collegare alla TV. Era iniziata [oder: era cominciata] una nuova era, i giochetti elettronici avevano preso il posto di [oder auch: avevano sostituito] quelli normali. Anche oggi è così: ho la sensazione [avere la sensazione: das Gefühl haben] che questi sviluppi siano troppo veloci per me [oder: vadano troppo velocemente per me].
Sebbene sia cresciuta con il computer, non mi piace tanto questa tecnologia [besser: questo tipo di tecnologia]. I primi giocattoli tecnologici erano per i maschi. Poi sono stati prodotti anche i primi giochi per le ragazze e questo mondo è diventato interessante anche per me.
Anche il telefonino ha sostenuto [sostenere: unterstützen] questo cambiamento. Di questi tempi quasi ognuno ha un cellulare.
Hanno avuto luogo tante controversie [Streitfragen] sul tema “telefonino” [avere luogo: stattfinden] e ancora oggi molte persone ne discutono [diskutieren über: discutere DI].
Io sono più “contro” che “pro” queste tecnologie. Naturalmente ci sono anche tanti vantaggi: l’internet offre [offrire: anbieten] l’accesso alla più grande “raccolta” di informazioni. Le enciclopedie, come per esempio “Wikipedia”, facilitano [facilitare: vereinfachen] la vita d’ogni studente e scolaro. Tramite l’internet si ha la possibilità di telefonare quasi senza costi con una persona molto distante [entfernt]; con una webcam si possono vedere persone dall’altra parte del mondo. L’internet offre anche la possibilità di spedire messaggi [sms senden] e tante altre cose [besser: e di fare tante altre cose come]: sentire e scaricare [herunterladen] della musica, “fare shopping”, confrontare [vergleichen] i prezzi, …
[Non solo l’internet,] anche il cellulare ha molti vantaggi. Quasi sempre si può chiamare qualcuno [oder: si possono raggiungere le persone] e ciò è molto utile in caso di [un] incidente.
Ma [viel besser: In ogni caso] per me gli svantaggi predominano. Ho il sentimento che [!germanismo! Besser: penso che, trovo che, ho la sensazione che…] molte persone sfuggano [sfuggire: fliehen] dalla realtà in un altro mondo, in cui si può essere quello che si vuole [oder: desidera].
[In questo modo però] le persone disimparano [disimparare: verlernen] come si fa conoscenza con gli altri [besser: dismparano a fare conoscenza con gli altri] e ci riescono solo via internet, nascondendosi [nascondersi: sich verstecken] dietro al computer e spesso dietro ad una maschera. La tecnologia moderna ci ha rubato il contatto personale, forse senza che lo abbiamo notato [notare: merken] e senza che lo abbiamo voluto [besser: forse senza averlo notato e voluto]. Inoltre, non sono ancora conosciuti gli effetti collaterali che derivano [derivare: herkommen] dalle radiazioni prolungate dei telefonini.
Secondo me la circostanza che ognuno deve essere raggiunto aumenta il potenziale dello stress [besser: il fatto di voler essere sempre raggiunti, fa aumentare lo stress]. La tecnologia cambia [si evolve] ogni giorno e vuole anche una società che si deve adattare velocemente e deve sempre comprare cose nuove [besser: vuole che si adatti velocemente e che compri continuamente …]. Questo provoca tantissimi rifiuti elettronici.
Non voglio che torniamo al medioevo, voglio solo che la gente impari ad usare la tecnologia in modo sensato e consapevole.